Gen 29

Luci a San Ciro (piccola dedica a Portici)

Visto che sulla guida di Napoli della De Agostini indicano piazza San Ciro a Portici come piazza San Siro – l’avrà scritta un milanese – trovo giusto rubare al grande Vecchioni il testo base della canzone “Luci a San Siro”.

La canzone è in prima persona e parla di un porticese che lavora a Milano (non è autobiografica).

Hanno ragione, hanno ragione
han detto: “E’ terùn ogni cosa che sta là,
vieni in piscina col tuo costume”,

Luci a San Ciro (Piazza San Ciro)

Luci a San Ciro (Piazza San Ciro)

“ma è del mare che ho voglia
se non l’hai capito già!”
E che gli dico:”Guardi non posso,
che quando passeggio
passeggio lungo il viale suo,
magari anche fra le sue auto
ma ho sempre camminato pieno di felicità”

Luci a San Ciro di quella festa
che c’è di strano siamo stati tutti là,
ricordi il suono della sua banda?
Tu a imitare con la bocca il giro in LA.
Ma stai barando, tu stai cantando,
così non vale, è troppo facile così
trovarti girarti giocare a pallone
Nella tua piazza con il caldo che fa li.

Per il lavoro emigro, mi han messo sul mezzo
non son capace più di dire un solo no
Ti vedo in foto e ti vorrei dire
ma tanta strada in mezzo a noi che cosa fa?
Fa la mia vita, fa la tua storia
tanto doveva prima o poi finir così
crescevo e ora a forza devo lavorare
ora l’ho capito, mi son qui per laurà.

Scrivi Vincenzo, scrivi programmi
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi li utilizza
se lì sei nato e non sei nato qui al nord?
Fatti pagare, fatti valere
più picchi i tasti più ti dicono di si
e se hai le dita anchilosate che importa
tienile chiuse e nessuno lo saprà.

Portici mia portami via, fa tanto freddo,
ho l’artrosi e non ne posso più,
facciamo un cambio prenditi pure
quel po’ di soldi quel po’ di prosperità
ma dammi indietro la mia cinquecento,
i miei vent’anni e quella piazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
feste a San Ciro non ne vedrò mai più.

 

(ho ripreso un mio vecchio post pubblicato su un altro blog nell’ottobre 2010)

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Gen 18

La mattonella palermitana

Dai classici dell rosticceria palermitana tiriamo fuori la mattonella, che occupaun posto di tutto rispetto tra tutte le altre bontà del banco dei rustici.

Il nome è presto spiegato con la sua forma che richiama effettivamente una semplice mattonella da pavimentazione.

La mattonella è un elemento irrinunciabile della colazione palermitana nonché un fantastico e sfizioso piatto per i pranzi o le cene familiari.

La mattonella palermitana

La mattonella palermitana

Ingredienti
500 g di pasta sfoglia

350 g di prosciutto cotto

3 mozzarelle da 250 grammi

salsa di pomodoro q.b.

tuorlo q.b. (per spennellare  e dare la lucidatura alla sfoglia di copertura)

latte q.b.

Procedimento
Ricoprire una teglia con carta da forno, stendere la pasta sfoglia in modo da foderarne  fondo e bordi.

Depositavi sopra uno strato di prosciutto e uno di mozzarella (ben asciutta) tagliata a fettine. Ricoprire i due strati con la salsa di pomodoro, quindi formare un altro livello con fettine di prosciutto.
A questo punto ricoprire il tutto con altra pasta sfoglia, avendo cura  di saldare bene i bordi con quella sottostante. Infine spennellare con il tuorlo battuto miscelato con qualche cucchiaio di latte e mettere in forno statico preriscaldato a 200° per circa dieci minuti e, in ogni caso, fino a doratura della superficie.
Far intiepidire e ricavare delle mattonelle che servirete ancora tiepide.

Gen 05

Sanguinaccio napoletano – ricetta moderna al cacao

Dopo aver – probabilmente poco – apprezzato il sanguinaccio di sangue di maiale, è il momento della ricetta del sanguinaccio di cioccolata, chiaramente a base di cacao.

Ingredienti per 1 kilo:

Sanguinaccio al cacao

Sanguinaccio al cacao

  • 500 ml di latte fresco
  • 225 g di zucchero
  • 10 gr di cacao amaro
  • 100 gr cioccolato fondente
  • 50 gr di amido
  • 50 gr di burro
  • mezzo cucchiaino di polvere di cannella
  • 1 baccello di vaniglia

Iniziamo mescolando lo zucchero con  l’amido e il cacao.

Porli in una casseruola aggiungendo un po’ per volta  il latte e mescolare piano per evitare grumi.

Aggiungere i semini del baccello di vaniglia.

La cottura  è a fuoco medio, continuare a mescolare per evitare sempre la formazione di grumi.

Quando il composto inizia a bolllire aggiungere  il cioccolato fondente fatto a pezzetti e il burro.

Riportare a bollitura e una volta che ha  raggiunto una consistenza cremosa, togliere dal fuoco e aggiungere la cannella.

Mescolare.

Trasferire in una ciotola preferibilmente di vetro e lasciare raffreddare.

Buon appetito.