Mar 27

A cosa servono i cimiteri?

Attenzione! quella che segue è una mia opinione che non vuole offendere nessuno (mi scuso altrimenti), accetto volentieri critiche o discussioni.

Tra le molte domande che mi pongo sulla civiltà nostrana e le religioni (in particolare quella crisitiana) ce n’è una che riguarda i cimiteri e i riti funebri in generale.

In via semplicistica, le possibili prese di posizione che mi vengono in mente, riguardo la vita dopo la morte, sono due:

1. O si crede che la persona sia passata a miglior vita, e quindi la sua anima sta altrove (paradiso, reincarnazione, etc.). Continua a leggere

Mar 26

La leggenda della Fenice

La Fenice è l’uccello Sacro del fuoco e, secondo la tradizione, è originario dell’Arabia anche se gli antichi egizi furono i primi a parlarne come Bennu.

Dopo aver vissuto per un lungo periodo (da 500 fino a 12994 anni, a seconda delle mitologie), quando la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma. In questo luogo accatastava ramoscelli di mirto, incenso, sandalo, legno di cedro, cannella, spigonardo, mirra e le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido di forma ovale.

In questo nido infine vi si adagiava, attendendo che i raggi del sole l’incendiassero, lasciandosi poi consumare dalle sue stesse fiamme mentre cantava una canzone di una soavità ineguagliabile. Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una fenice è spesso accompagnata da un gradevole profumo. Continua a leggere

Mar 25

Leggenda metropolitana del volo del calabrone (Ape Legnaiola)

Una leggenda metropolitana vuole che tecnicamente, il calabrone, non debba volare:
Il suo peso rapportato alla superficie alare, secondo le leggi dell’aerodinamica, glielo dovrebbe impedire.

In  realtà, in questo caso più che la calabrone si fa riferimento all’ape leganiola (wikipedia).
Eppur si muove… e vola anche!
Il problema sembra dovuto all’approssimazione aerodinamica, se tutti gli elementi venissero considerati esattamente si spiegherebbe la capacità di volare del calabrone.
Infatti, in realtà, le leggi applicate al calabrone sono errate, quindi producono un risultato errato!
Semplicemente, non si possono applicare le leggi degli aeroplani per spiegare il volo del calabrone!
Questo insetto vola grazie alla turbolenza aerodinamica che provoca col suo sbattere d’ali, della turbolenza che invece non viene volutamente prodotta dagli aerei e, dunque, nei modelli semplificati che li descrivono.
Ovvero: se si applicano le leggi degli aeroplani al calabrone, lui cadequindi non spiegateglielo.
Ma se si applicano le leggi della fisica correttamente, si spiega la sua capacità di volo.
Prima cadeva perché non si considerava una forza, inesistente o quasi nel modello che descrive gli aeroplani, che invece c’è ed ha un ruolo importante nel volo del calabrone che lo aiuta a librarsi nel cielo.

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