I° giorno di visita – 7 Luglio 2010
Inizia la nostra avventura in Egitto!
La prima tappa è la Moschea di Mohamed Ali’ anche chiamata la Moschea di alabastro, distante pochi chilometri dall’albergo e situata in posizione dominante sulla Cittadella de Il Cairo (Al-Qalaa).
Per accedervi bisogna attraversare le mura di una fortificazione e percorrere una salita che costeggia altre mura interne.
La moschea, che è uno dei simboli della città, si presenta con snellissimi minareti e la grande cupola.
All’ingresso principale, per le donne che risultano troppo provocanti per i rigidi canoni islamici, vengono forniti dei mantelli di stoffa con cui coprirsi. Nonostante la guida avesse avvertito il gruppo, qualcuna che non ha rinunciato agli shorts o alla canottiera c’è stata comunque.
Superato il primo varco ci si ritrova nel cortile dove c’è la torre dell’orologio.
La guida ci racconta indignata che l’orologio sulla torre fu dato dal re Luigi Filippo di Francia nel 1836 in cambio dell’obelisco del tempio di Luxor. Per inciso, l’orologio si ruppe durante il trasporto in nave e non ha mai funzionato mentre l’obelisco fa bella mostra in Piazza della Concordia a Parigi.
Nella moschea è assolutamente vietato camminare con le scarpe, l’alternativa ai piedi nudi sono delle bustine copri suola prontamente vendute dai dei ragazzini al costo di 50 centesimi/1 euro all’entrata.
La moschea di Mohamed Ali’ si presenta decisamente affascinante e la guida, mussulmana, si dimostra notevolmente preparata e capace riuscendo a dissertare piacevolmente sull’estremismo e proporre qualche aneddoto su Maometto.
Questo luogo di culto è un punto di riferimento per tutti i mussulmani egiziani (da notare in foto la donna col burqa che fotografa la moschea col telefonino).
Il pavimento della Moschea è completamento coperto dai tappeti mentre il soffitto è carico di fastose luci ed un enorme lampadario.
Ci viene spiegato che l’organizzazione della Moschea è fatta in modo tale che anche alle persone all’esterno possa arrivare dal pulpito la voce dell’Imām.
Neanche a dirlo, appena usciti dalla moschea ci è stato chiesto di toglierci le bustine proteggi suola per distruggerle ed evitarne il riutilizzo.
All’uscita dalla Moschea ci si ritrova sulla terrazza che affaccia direttamente sulla Cittadella e dove incontriamo i nostri primi venditori egiziani.
I balconi della terrazza sono protetti da una barriera di corde, facilmente superabili con la compiacenza dei guardiani e un euro di mancia.
Purtroppo c’era foschia e le foto panoramiche non sono venute molto bene ma la vista è davvero fantastica.
Completiamo la nostra passeggiata in giro per la terrazza comprando papiri a pacchi e ci muoviamo verso l’uscita ed il prossimo appuntamento.
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