Feb 13

CIAO CARMELO!

Carmelo Imbriani

Carmelo Imbriani

La Gazzetta e TuttoNapoli dicono che  Carmelo Imbriani ci ha lasciato mentre da Sky il fratello dice che è ancora in fin di vita, non parlerò comunque della sua malattia, preferisco  ricordare quando giocava e segnava in un Napoli post Maradona e all’inizio del periodo più nero della storia della squadra campana.

Io ero poco più di un adolescente e lui con qualche anno in più e quella maglia mi faceva sognare.

Ciao Carmelo!

Feb 12

Separiamoci: solo una provocazione?

Separiamoci: solo una provocazione?

Separiamoci: solo una provocazione?

E’ in libreria il nuovo libro di Marco Esposito, assessore alle Attività Produttive del Comune di Napoli.

Il titolo , provocatorio o meno lo scopriremo leggendololo, è : Separiamoci.

Separiamoci elenca tutte le ragioni che potrebbero rendere inevitabile il ritorno a un Sud indipendente; e spiega come farlo bene, se quelle ragioni continueranno a essere ignorate.

Da oltre vent’anni in Italia qualsiasi scelta viene presa in base all’interesse di una sola parte del Paese. Nel Mezzogiorno prima sono sparite le banche, poi le grandi aziende, adesso si riducono strutture sanitarie, autobus, treni e presto saranno a rischio scuole e università. Si è arrivati a raccogliere tasse al Sud per investirle al Nord. In compenso abbiamo i veleni degli scarichi industriali. Per quanto tempo saremo disposti a sopportare? Quanti figli dovremo accompagnare in ospedale o alla stazione prima di reagire? O l’Italia cambia registro e guarda a se stessa come a un solo meraviglioso giardino da coltivare con la medesima cura, oppure separiamoci, consensualmente. Certo, far nascere un nuovo Stato richiede una straordinaria forza di volontà, spregiudicatezza, capacità di osare. Ma forse è proprio questo che serve: credere in se stessi, tornare a sognare. (Pino Aprile)

Il libro è edito da Addictions-Magenes Editoriale e costa 12 euro.

dal blog “Il lazzaro”

Gen 29

Luci a San Ciro (piccola dedica a Portici)

Visto che sulla guida di Napoli della De Agostini indicano piazza San Ciro a Portici come piazza San Siro – l’avrà scritta un milanese – trovo giusto rubare al grande Vecchioni il testo base della canzone “Luci a San Siro”.

La canzone è in prima persona e parla di un porticese che lavora a Milano (non è autobiografica).

Hanno ragione, hanno ragione
han detto: “E’ terùn ogni cosa che sta là,
vieni in piscina col tuo costume”,

Luci a San Ciro (Piazza San Ciro)

Luci a San Ciro (Piazza San Ciro)

“ma è del mare che ho voglia
se non l’hai capito già!”
E che gli dico:”Guardi non posso,
che quando passeggio
passeggio lungo il viale suo,
magari anche fra le sue auto
ma ho sempre camminato pieno di felicità”

Luci a San Ciro di quella festa
che c’è di strano siamo stati tutti là,
ricordi il suono della sua banda?
Tu a imitare con la bocca il giro in LA.
Ma stai barando, tu stai cantando,
così non vale, è troppo facile così
trovarti girarti giocare a pallone
Nella tua piazza con il caldo che fa li.

Per il lavoro emigro, mi han messo sul mezzo
non son capace più di dire un solo no
Ti vedo in foto e ti vorrei dire
ma tanta strada in mezzo a noi che cosa fa?
Fa la mia vita, fa la tua storia
tanto doveva prima o poi finir così
crescevo e ora a forza devo lavorare
ora l’ho capito, mi son qui per laurà.

Scrivi Vincenzo, scrivi programmi
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi li utilizza
se lì sei nato e non sei nato qui al nord?
Fatti pagare, fatti valere
più picchi i tasti più ti dicono di si
e se hai le dita anchilosate che importa
tienile chiuse e nessuno lo saprà.

Portici mia portami via, fa tanto freddo,
ho l’artrosi e non ne posso più,
facciamo un cambio prenditi pure
quel po’ di soldi quel po’ di prosperità
ma dammi indietro la mia cinquecento,
i miei vent’anni e quella piazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
feste a San Ciro non ne vedrò mai più.

 

(ho ripreso un mio vecchio post pubblicato su un altro blog nell’ottobre 2010)

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Gen 18

La mattonella palermitana

Dai classici dell rosticceria palermitana tiriamo fuori la mattonella, che occupaun posto di tutto rispetto tra tutte le altre bontà del banco dei rustici.

Il nome è presto spiegato con la sua forma che richiama effettivamente una semplice mattonella da pavimentazione.

La mattonella è un elemento irrinunciabile della colazione palermitana nonché un fantastico e sfizioso piatto per i pranzi o le cene familiari.

La mattonella palermitana

La mattonella palermitana

Ingredienti
500 g di pasta sfoglia

350 g di prosciutto cotto

3 mozzarelle da 250 grammi

salsa di pomodoro q.b.

tuorlo q.b. (per spennellare  e dare la lucidatura alla sfoglia di copertura)

latte q.b.

Procedimento
Ricoprire una teglia con carta da forno, stendere la pasta sfoglia in modo da foderarne  fondo e bordi.

Depositavi sopra uno strato di prosciutto e uno di mozzarella (ben asciutta) tagliata a fettine. Ricoprire i due strati con la salsa di pomodoro, quindi formare un altro livello con fettine di prosciutto.
A questo punto ricoprire il tutto con altra pasta sfoglia, avendo cura  di saldare bene i bordi con quella sottostante. Infine spennellare con il tuorlo battuto miscelato con qualche cucchiaio di latte e mettere in forno statico preriscaldato a 200° per circa dieci minuti e, in ogni caso, fino a doratura della superficie.
Far intiepidire e ricavare delle mattonelle che servirete ancora tiepide.

Gen 05

Sanguinaccio napoletano – ricetta moderna al cacao

Dopo aver – probabilmente poco – apprezzato il sanguinaccio di sangue di maiale, è il momento della ricetta del sanguinaccio di cioccolata, chiaramente a base di cacao.

Ingredienti per 1 kilo:

Sanguinaccio al cacao

Sanguinaccio al cacao

  • 500 ml di latte fresco
  • 225 g di zucchero
  • 10 gr di cacao amaro
  • 100 gr cioccolato fondente
  • 50 gr di amido
  • 50 gr di burro
  • mezzo cucchiaino di polvere di cannella
  • 1 baccello di vaniglia

Iniziamo mescolando lo zucchero con  l’amido e il cacao.

Porli in una casseruola aggiungendo un po’ per volta  il latte e mescolare piano per evitare grumi.

Aggiungere i semini del baccello di vaniglia.

La cottura  è a fuoco medio, continuare a mescolare per evitare sempre la formazione di grumi.

Quando il composto inizia a bolllire aggiungere  il cioccolato fondente fatto a pezzetti e il burro.

Riportare a bollitura e una volta che ha  raggiunto una consistenza cremosa, togliere dal fuoco e aggiungere la cannella.

Mescolare.

Trasferire in una ciotola preferibilmente di vetro e lasciare raffreddare.

Buon appetito.

Set 20

Comme si’ bello a cavallo a stu camello – traduzione di Caravan Petrol

Disco Tu vo' fa l'americana e Caravan Petrol

Disco Tu vo' fa l'americana e Caravan Petrol

Caravan Petrol è una delle canzoni napoletane classiche più canticchiate eppure solo un numero relativamente ristretto di persone ne conosce il titolo.
Diversi passaggi della canzone restano dei tormentoni sia nelle terre di lingua napoletana sia negli spettacoli televisivi, di teatro o radiofonici che siano.

<<Comme si’ bello a cavallo a stu camello>>

<<Allah Allah Allah ma chi t’ha ffatto fa’?>>

La canzone è il lato B di “‘O sarracino“, ed è stata pubblicata da Renato Carosone nel 1958.

Caravan Petrol è stata scritta per canzonare – letteralmente – la spamodica ricerca del petrolio traslocando la ricerca dell’oro nero nelle vie di Napoli,

La canzone ha due tempi, nella prima parte viene cantanta in terza persona mentre nella parte finale in prima persona quasi come se chi canta fosse lui stesso stato preso dalla febbre dell’oro nero.

Dal punto di vista musicale, Caravan petrol è una delle prime canzoni che mescola sonorità arabe con la musica occidentale; anche se poi la musica e la lingua napoletana lasciano trasparire spesso affinità foniche con gli arabi.

Caravan Petrol – testo orginale in napoletano

Caravan petrol, caravan petrol,
caravan petrol, caravan petrol,
caravan…

Caravan petrol, caravan petrol,
caravan petrol, caravan petrol,
caravan…

M’aggio affittato nu camello,
m’aggio accattato nu turbante,
nu turbante a’ Rinascente
cu o pennacchio rosso e blu…

Cu u fiasco ‘mmano e o tammuriello
cerco o petrolio americano,
mentre abballano e beduine,
mentre cantano e ttribbù…

Comme sì bello
a cavallo a stu camello
cu o binocolo a tracolla,
cu o turbante e o narghilè…

Uè, si curiuso
mentre scave stu pertuso,
scordatello, nun é cosa:
cà o petrolio nun ce sta…

Allah! Allah! Allah!
ma chi t’ ha ffatto fa’?

Comme sì bello
a cavallo a stu camello
cu o binocolo a tracolla
cu o turbante e o narghilè!

Cu o fiasco ‘mmano e cu o camello,
cu e gguardie annanze e a folla arreto
‘rrevutà faccio Tuleto:
nun se po’ cchiù cammenà…

Jammo, é arrivato o pazzariello!
s’é travestito ‘a Menelicche,
mmesca o ppepe cu o ttabbacco…
chi sarrà st’Alì Babbà?

Comme sì bello
a cavallo a stu camello
cu o binocolo a tracolla
cu o turbante e o narghilè!

Allah! Allah! Allah!
ma chi mm’ha ffatto fa’?

Comme sò bello
a cavallo a stu camello,
cu o binocolo a tracolla,
cu o turbante e o narghilè!

Caravan Petrol – testo tradotto in i italiano

Caravan petrol, caravan petrol,
caravan petrol, caravan petrol,
caravan…

Ho afittato un camello,
mi son comprato un turbante,
un turbante alla Rinascente
col pennacchio rosso e blu…

Con un fiasco in mano e il tamburello
cerco il petrolio americano,
mentre ballano i beduini,
mentre cantano le tribbù…

Come sei bello
in groppa a ‘sto camello
col binocolo a tracolla,
col turbante e il narghilè!

Essì, sei strano
mentre scavi questo foro,
dimenticalo, non é fattibile:
qui il petrolio non ci sta…

Allah! Allah! Allah!
Ma chi te l’ha fatto fare’?

Come sei bello
in groppa a ‘sto camello
col binocolo a tracolla,
col turbante e il narghilè!

Col fisco in mano e col camello,
con le guardie avanti e la folla dietro
faccio rivoluzionare tutta Toledo:
non si riesce più a camminare…

Andiamo, é arrivato il giocoso!
si é travestito da Menelicche,
mischia il pepe col tabbacco…
chi è quest’Alì Babbà?

Come sei bello
in groppa a ‘sto camello
col binocolo a tracolla,
col turbante e il narghilè!

Allah! Allah! Allah!
Ma chi me l’ha fatto fare’?

Come son bello
in groppa a ‘sto camello
col binocolo a tracolla,
col turbante e il narghilè!

Ago 31

Sorteggio Europa League per il Napoli: Le fasce

UEFA Europa League

UEFA Europa League

Stasera il Napoli conoscerà le squadre che dovrà affrontare nel suo cammino europeo in Europa League, per i nostalgici la vecchia Coppa Uefa.

Quest’anno le squadre saranno molto più motivate grazie al raddoppiamento degli incentivi per le vittorie e i passaggi di turno.

Dopo la Coppa Itali -a e moralmente la Super Coppa – sarebbe bello aggiornare anche le immagini in bacheca di questo trofeo comunque importantissimo.

La prima partita è prevista per il 20 settembre.

             FORZA NAPOLI!

PRIMA FASCIA

Atletico Madrid 100.837
Inter 104.996
Lione 94.835
Liverpool 90.882
Marsiglia 85.835
Sporting Lisbona 82.069
Psv Eindhoven 76.103
Tottenham 66.882
Bayer Leverkusen 60.037
Bordeaux 58.835
Twente – 57.103
Stoccarda 55.037

SECONDA FASCIA

Basilea 53.360
Metalist  52.526
Panathinaikos 50.920
Athletic Bilbao 47.837
Copenaghen 46.505
Fenerbahce 41.310
Rubin Kazan 40.566
Napoli 39.996
Udinese 38.996
Club Brugge  35.480
Hapoel Tel Aviv 31.400
Hannover 31.037

TERZA FASCIA

Lazio 29.996
Steaua Bucarest 26.764
Sparta Praga 25.570
Rosenborg 20.935
Newcastle 16.882
Young Boys 16.860
Levante 16.837
Genk 16.480
B. Monchengladbach 15.037
Partizan Belgrado 14.350
Viktoria Plzen 14.070
Dnipro  14.026

QUARTA FASCIA

Helsinborg 12.680
Maritimo 12.569
Rapid Vienna 12.265
Academica 11.069
Anzhi 9.566
Maribor 6.424
Aik Stoccolma 5.680
Ael Limassol 5.099
Hapoel Shmona 4.400
Molde 3.935
Fehervar 3.450
Baku 2.241

Ago 15

Zite alla siciliana

Le zite alla siciliana sono una classica preparazione siciliana che vede la pasta insaporita con un sugo di pomodori, peperoni, olive e capperi che verranno cotti in padella con olio e prezzemolo e poi aggiunti alla pasta scolata al dente.

Ingredienti per 4 persone
Zite 300 g
Olive nere 100 g
pomodori perini 500 g
Acciughe, filetti sott’olio 2
Capperi 1 cucchiaio
Peperone verde 1
Aglio, spicchio 1
Olio extravergine d’oliva 3 cucchiai
Prezzemolo 1 mazzetto
Sale quanto basta
Pepe quanto basta

Preparazione

Spezzettare le zite.

Togliere gambo , semi e filamente al  peperone verde per poi lavarlo e tagliarlo a listerelle.
Cuocere i pomodori in acqua bollente per poi privarli della pelle, tagliarli a metà.

Tritati a grana grossa e poi farli scolare in un colino per una decina di minuti.

In un tegame scaldare l’olio e poi far imbiondire l’aglio;una volta imbiondito aggiungere le listerelle di peperone e cuocerle fino a farle appassire.
Aggiungere le olive, le acciughe sminuzzate, i capperi tritati, la polpa di pomodoro tritata e insaporire con sale e pepe. Far cuocere per un quarto d’ora e a fine cottura aggiungere il prezzemolo tritato.

Nel frattempo, far cuocere le zite in abbondante acqua salata in ebollizione, scolarle al dente, condirle con il sugo preparato e servirle immediatamente.

Ago 07

Gnocchi con melanzane e moscardini

Vi presentiamo la ricetta degli “Gnocchi con melanzane e moscardini”

Gnocchi melanzane e moscardini

Gnocchi melanzane e moscardini

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 gr di gnocchi di patate
  • 2 melanzane
  • 10 pomodorini
  • 400 gr di moscardini
  • 4 bicchieri di olio d’oliva
  • Aglio, prezzemolo, peperoncino, sale

Iniziamo tagliare a cubetti le melanzane.

Friggiamo i cubetti di melanzana in olio d’oliva bollente.

Quando le melanzane sono belle colorite, scolarle con la schiumarola per poi metterle in un piatto su un foglio di carta assorbente.

Mentre friggiamo, su un tagliere facciamo a pezzi piccoli i moscardini.

Adesso, in una padella mettere a soffriggere nell’olio d’oliva un aglio con la buccia ( aglio in camicia), il peperoncino e del prezzemolo tritato, quindi aggiungere i moscardini a pezzetti.

Facciamo cuocere i moscardini per circa 5-6 minuti nella loro acqua di cottura.

Nel frattempo, tagliamo a pezzetti i pomodorini e mettiamoli in padella con i moscardini e due foglie di basilico.

Portiamo a cottura il pomodoro e regoliamolo di sale.

Aggiungiamo le melanzane fritte a pezzetti, togliamo l’aglio e mescoliamo.

Nel frattempo cuociamo gli gnocchi di patate in acqua salata abbondante, poi scoliamoli e saltiamoli in padella.

Consiglio di servirli con una foglia di basilico, magari in un tegamino di coccio.

Lug 14

Polizza auto:Secondo l’ACI napoletani truffati e non truffatori

“Voi napoletani è giusto che paghiate di più di assicurazione, fate un sacco di incidenti e di imbrogli. Lo dicono le statitiche eh! Se lo dicono le statistiche è così!”

Così per l’ennessima volta ti trovi a parlare con chi non ascolta e per un concetto assunto ma non dimostrato del nord “loro” sono i migliori e il sud è giusto che paghi senza avere i servizi.

Caro polizze RCA

Caro polizze RCA

Infatti queste sono le parole, VERE, di un mio collega di Milano che trova giusto che chi non ha mai fatto e subito incidenti – quindi palesemente non fa truffe – debba pagare cinque volte (dico cinque volte) la cifra che pagherebbe per la stessa coperura assicurativa a Milano.

A questo punto o scegli di glissare sull’ennessima affermazione ignorante oppure un sassolino dalla scarpa te lo togli.

Eh già, perchè addirittura noi napoletani pensiamo che sia normale pagare in prima classe 1800 euro di assicurazione per una Panda.

“Le statistiche? Quali statistiche? Quelli che forse fa La Padania ma non certo quelle ufficiali! Te le invio io le statistiche”

Ed eccole quelle ufficiali dell’ACI   (mica inventate al momento) riferite all’ultimo periodo rilevante statisticamente:

Statistiche ACI incidenti stradali

Ebbene, le pagine dalla 6 alla 8 parlano chiaro: a Napoli si fanno molti meno incidenti che a Milano o Torino e in Campania molti meno che in Lombardia o Piemonte:

Regione di incidente nella regione nelle regioni confinanti Altrove Totale
Piemonte 18.111 1.428 1.269 20.808
Lombardia 49.953 2.755 4.732 57.440
Emilia Romagna 23.126 2.861 1.269 28.327
Lazio 38.367 2.403 2.968 43.738
Piemonte 18.111 1.428 1.269 20.808
Campania 14.464 843 1.801 17.108

Impressionante?

E chiaramente non sta in piedi neanche la questione degli incidenti non denunciati o risolti privatamente, in quanto non vanno a carico della compagnia assicuratrice e ancor meno possono essere considerati truffe.

Quindi in pratica, una persona onesta che fa un incidente a Napoli creando un danno anche di 400 o 500 euro finisce per risarcire direttamente il danneggiato per evitare un ulteriore salasso dell’assicurazione e nonostante abbia pagato appositamente una salatissima polizza.

Oltre al danno e alla beffa, anche la frode!!!

Sembra che stia diventando operativa la polizza per i napoletani virtuosi sotto opportune condizioni, capisco e condivido l’iniziativa ma trovo che nei risvolti sia a tutti gli effetti discriminazione razziale!