La partenza da Malpensa


giorno 0 – 6 Luglio 2010

Come in ogni avventura che si rispetti il viaggio inizia con la partenza!

L’aereo di linea EgyptAir per Il Cairo è previsto per le ore 17.00 da Malpensa, l’agenzia ci consiglia di trovarci all’aeroporto per il check-in alle 13.30-14.00.

Partiamo da Pioltello di buon’ora preventivando le quasi due ore che servono per raggiungere lo scalo di Varese, assurdamente considerato un aeroporto di Milano, e preferendo comunque avere un largo anticipo sugli orari consigliati.

Dalla stazione centrale di Milano prendiamo il Malpensa Shuttle (7.5 euro di biglietto) e in circa un’ora di pullman arriviamo al Terminal 2 intorno alle 11-11.30.

Buona parte dell’attesa l’abbiamo passata sonnecchiando poiché i residui della stanchezza post-matrimoniale e post-viaggio Napoli-Milano si facevano fortemente sentire.

Verso l’una abbiamo così cominciato a vagare per l’aeroporto cercando un luogo per ristorarci, alla fine la scelta è ricaduta sul solito McDonald’s dove ci siamo concessi quello che sarebbe stato per lungo tempo l’ultimo pasto italiano.

Completata la violenza all’apparato digerente ci siamo recati al banco per il check-in che sarebbe cominciato di lì a poco.

La franchigia bagaglio prevista era di 20 Kg a testa ma noi, impauriti dal limite di 15 Kg dei voli interni e convinti dalla mia esperienza  che il bagaglio a mano non venisse pesato, avevamo distribuito il peso dei bagagli in maniera tale che gli oggetti più piccoli e pesanti fossero nel bagaglio a mano.

Durante la ancora breve fila, quello che abbiamo visto caricare in stiva dagli egiziani che tornavano nella loro terra ha per me ancora dell’inaudito  per peso, dimensioni e imballaggio “artigianale”.

In ogni caso, arrivato il nostro turno, vengono pesate le due valigie da stiva che insieme non arrivano a 28Kg e, sorprendentemente, il bagaglio a mano che da solo pesava 12Kg.

Su richiesta gentile dell’operatrice abbiamo spostato un po’ di peso nei bagagli da stiva; da sottolineare che il secondo bagaglio a mano era lo zainetto con i miei mille attrezzi fotografici :P.

L’operatrice ci ha anche chiesto di  mostrarle le due fototessere ciascuno, necessarie per il visto in Egitto, raccontandoci che in passato sono stati rimpatriati dei turisti perché, arrivati a destinazione, erano sprovvisti delle foto.

Completato il check-in ci viene gentilmente – e in ritardo – incontro l’operatrice Veratour che chiede se è tutto ok, ci fornisce di gadget e di indicazioni utili ma già abbondantemente dateci dalla nostra agenzia di viaggi e quindi ci congediamo per poi dirigerci al gate per il controllo.

Passato senza problemi il controllo al metal detector ci dirigiamo alla verifica dei documenti presentandoci entrambi con  le carte d’identità riemesse da poco per evitare tutti i possibili problemi con i timbri di rinnovo e l’usura.

Il poliziotto fa gentilmente notare a mia moglie che la foto è slavata e suggerisce, anche se per lui non è un problema, di fare attenzione a non farla deteriorare ulteriormente.

Per inciso la foto è stata scattata in uno studio fotografico che avrà usato una stampante fetente invece di un processo di stampa serio!

Gate B8 per Il Cairo

Gate B9 per Il Cairo

Proseguendo il nostro lungo cammino verso il gate cominciamo a interfacciarci già con le altre nazionalità e , stravaccati finalmente davanti all’imbarco, facciamo anche in tempo a scherzare con un piccolo bimbo egiziano in attesa, col resto della distinta famiglia, del nostro stesso volo.

La nostra maggior perplessità in quel momento era legata al fatto che non ci fossero apparentemente altre coppie in atteggiamento da “viaggio di nozze”.

Arrivano le 16.30 e cominciamo così l’imbarco sull’aeromobile, tutto liscio come l’olio.

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Il viaggio in aereo verso Il Cairo >>

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