Mi è capitato di recente di fare un viaggetto a Firenze.
Chi mette piede in questa città inevitabilmente, a meno di non essere vegetariano, cercherà un ristorante tra i tanti per assaggiare la famosa bistecca del luogo.
Colto anche io da questo profondo interesse per la sperimentazione di questa pietanza, trovo un ristorante di mio gusto dove c’era in bella esposizione un menu (non turistico visto il prezzo) “standard” in cui c’era come pietanza centrale la “bistecca fiorentina”.
Entro e faccio la mia bella ordinazione tutto incuriosito finché non mi servono una bistecca del tutto normale (magari in vita l’animale avrà avuto pure l’accento fiorentino).
Per una mia personale reticenza alle rimostranze non mi lamento e mangio la bistecca un pò amareggiato, pago salato e me ne vado.
Non contento il giorno dopo entro in un altro ristorante con, in pratica, il medesimo menu (ripeto – tutt’altro che turistico) e ordino nuovamente il menu con la “bistecca fiorentina”… stavolta prevenuto.
Prima che il cameriere se ne vada con l’ordinazione chiedo delucidazioni sulla bistecca fiorentina che ho ordinato, specificando che non mi voglio assolutamente trovare davanti una bistecca normalissa pagata oro.
Il cameriere – molto indispettito e imbarazzato – comincia a dire che la bistecca a cui faccio riferimento io (quella bella e gustosa in foto) non è la stessa del menu, quest’ultima infatti è la “bistecca fiorentina” e non “alla fiorentina” che oltretutto costa anche di più.
In pratica ai turisti sprovveduti, come me il giorno prima, propinano una bella bistecca normalissima garantendo semplicemente la provenienza – vaglielo a spiegare ai giapponesi abituati al sushi.
In ogni caso io insisto ad avere la “VERA BISTECCA ALLA FIORENTINA”..morale della favola: spendo due euro in più per lo stesso menu con la bistecca che volevo, recuperati dalla mancia del cameriere maleducato.
Che bischeri sti fiorentini, che truffatori questi ristoratori direi!!!
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