Pietro Mennea: per loro, uno del Sud non poteva fare i risultati che ho fatto io

Pietro Mennea

Pietro Mennea

Riportiamo le frasi attribuite alla prima vera Freccia del Sud: Pietro Mennea.

Purtroppo non se ne riporta la fonte ma il testo è allucinante e dai risvolti “lombrosiani”.

…uno del Sud non poteva fare i risultati che ho fatto io […]

Prima dei giochi olimpici del 1972 venne al campo di riscaldamento Gianni Brera, famoso scrittore e giornalista, venne lì e chiese al mio allenatore, posso conoscere Mennea?

Volevano attribuirmi una genetica particolare […],

lui fa: “scusa ti puoi mettere di spalle?”

Io mi misi di spalle e lui mi fa: “scusa ti posso toccare il cranio?”

Comincia a toccarmi il cranio per diversi secondi e alla fine mi fa: “i tuoi avi sono originari della Mesopotamia!!” […]

Poi, con il tempo ho capito perché Gianni Brera aveva fatto questa considerazione, ti volevano attribuire sempre una genetica particolare, invece, noi, veniamo dalla terra della fatica dove per avere una cosa devi sudare più degli altri….

Pietro Mennea: per loro, uno del Sud non poteva fare i risultati che ho fatto io

Pietro Mennea

Pietro Mennea

Riportiamo le frasi attribuite alla prima vera Freccia del Sud: Pietro Mennea.

Purtroppo non se ne riporta la fonte ma il testo è allucinante e dai risvolti “lombrosiani”.

…uno del Sud non poteva fare i risultati che ho fatto io […]

Prima dei giochi olimpici del 1972 venne al campo di riscaldamento Gianni Brera, famoso scrittore e giornalista, venne lì e chiese al mio allenatore, posso conoscere Mennea?

Volevano attribuirmi una genetica particolare […],

lui fa: “scusa ti puoi mettere di spalle?”

Io mi misi di spalle e lui mi fa: “scusa ti posso toccare il cranio?”

Comincia a toccarmi il cranio per diversi secondi e alla fine mi fa: “i tuoi avi sono originari della Mesopotamia!!” […]

Poi, con il tempo ho capito perché Gianni Brera aveva fatto questa considerazione, ti volevano attribuire sempre una genetica particolare, invece, noi, veniamo dalla terra della fatica dove per avere una cosa devi sudare più degli altri….

Riconoscere il leghista napoletano

Il leghista a Napoli

Il leghista a Napoli

Chi sono? Cosa fanno? Come vivono?

Sono loro: i leghisti napoletani

Macchiati da una colpa molto più grave di quella di tifare per una squadra del nord, perchè la loro scelta influisce nella vita di tutti i giorni e non in un gioco.

Vediamo come riconoscerli visto che è giusto prenderli in giro come d’altronde hanno già fatto da soli:

  • Il leghista napoletano abita in zone montuose, collinari o comunque al quinto piano del condominio: Gennaro Esposito del piano ammezzato per loro è il nemico.
  • Il leghista napoletano, quando è costretto a mangiare la pizza, di solito la ordina col pesto: al rosso bianco e verde della margherita preferisce un bel verde salubre alla Pontida
  • Il leghista napoletano in friggitoria prende solo gli scagliuozzi di polenta
  • Il leghista napoletano la mattina beve il  e nun ‘o fa’ pe fa’ verè… le piace! (cit.)
  • Il leghista napoletano, quando gioca a fantacalcio, partecipa all’asta per Cavani solo per far alzare il prezzo
  • Il leghista napoletano dice “che ‘a Madunina c’accumpagn”
  • Il leghista napoletano esce sempre di casa con l’ombrello e si commuove quando c’è nebbia sulla tangenziale
  • Alla festa del papà il leghista napoletano mangia le zeppole di Sant’Ambrogio
  • Il leghista napoletano dice che “Van Basten era chiù fort’ ‘e Maradona”
  • Il leghista napoletano si lamenta perchè Napoli è piena di napoletani
  • Il leghista napoletano tifa Avellino non solo per dispetto ma anche per una certa affinità con i suoi colori sociali

Che dire, contenti loro… e noi paghiamo!

Elenco estrapolato da www.canalenapoli.it , diritto di riproduzione parziale con obbligo di citare la fonte

Riconoscere il leghista napoletano

Il leghista a Napoli

Il leghista a Napoli

Chi sono? Cosa fanno? Come vivono?

Sono loro: i leghisti napoletani

Macchiati da una colpa molto più grave di quella di tifare per una squadra del nord, perchè la loro scelta influisce nella vita di tutti i giorni e non in un gioco.

Vediamo come riconoscerli visto che è giusto prenderli in giro come d’altronde hanno già fatto da soli:

  • Il leghista napoletano abita in zone montuose, collinari o comunque al quinto piano del condominio: Gennaro Esposito del piano ammezzato per loro è il nemico.
  • Il leghista napoletano, quando è costretto a mangiare la pizza, di solito la ordina col pesto: al rosso bianco e verde della margherita preferisce un bel verde salubre alla Pontida
  • Il leghista napoletano in friggitoria prende solo gli scagliuozzi di polenta
  • Il leghista napoletano la mattina beve il  e nun ‘o fa’ pe fa’ verè… le piace! (cit.)
  • Il leghista napoletano, quando gioca a fantacalcio, partecipa all’asta per Cavani solo per far alzare il prezzo
  • Il leghista napoletano dice “che ‘a Madunina c’accumpagn”
  • Il leghista napoletano esce sempre di casa con l’ombrello e si commuove quando c’è nebbia sulla tangenziale
  • Alla festa del papà il leghista napoletano mangia le zeppole di Sant’Ambrogio
  • Il leghista napoletano dice che “Van Basten era chiù fort’ ‘e Maradona”
  • Il leghista napoletano si lamenta perchè Napoli è piena di napoletani
  • Il leghista napoletano tifa Avellino non solo per dispetto ma anche per una certa affinità con i suoi colori sociali

Che dire, contenti loro… e noi paghiamo!

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CIAO CARMELO!

Carmelo Imbriani

Carmelo Imbriani

La Gazzetta e TuttoNapoli dicono che  Carmelo Imbriani ci ha lasciato mentre da Sky il fratello dice che è ancora in fin di vita, non parlerò comunque della sua malattia, preferisco  ricordare quando giocava e segnava in un Napoli post Maradona e all’inizio del periodo più nero della storia della squadra campana.

Io ero poco più di un adolescente e lui con qualche anno in più e quella maglia mi faceva sognare.

Ciao Carmelo!

CIAO CARMELO!

Carmelo Imbriani

Carmelo Imbriani

La Gazzetta e TuttoNapoli dicono che  Carmelo Imbriani ci ha lasciato mentre da Sky il fratello dice che è ancora in fin di vita, non parlerò comunque della sua malattia, preferisco  ricordare quando giocava e segnava in un Napoli post Maradona e all’inizio del periodo più nero della storia della squadra campana.

Io ero poco più di un adolescente e lui con qualche anno in più e quella maglia mi faceva sognare.

Ciao Carmelo!